Come nasce l'albero di natale
Era la vigilia di
Natale dell'anno 1611. La
duchessa di Brieg, una
nobildonna tedesca nota per la
sua inventiva, si aggirava per
le scale del suo castello. Tutto
era pronto per la notte santa ;
i trofei di sempreverdi da
appendere alle pareti, le
candele da accendere a
mezzanotte, il gran ceppo da
mettere nel camino. Eppure la
duchessa non era contenta. C'era
un angolo che le sembrava
spoglio. Allora si avvolse le
spalle in uno scialle ed uscì
nel parco; era sicura che la
natura generosa le avrebbe
offerto qualcosa.
E
così fu; vide infatti un piccolo
abete e subito pensò che in
quell'angolo vuoto sarebbe stato
benissimo, così vivo e verde.
Chiamò un giardiniere, gli
ordinò di scalzare la pianta con
tutte le radici e la fece
mettere in un grosso vaso pieno
di terra. Poco dopo l'abete
spargeva il suo buon profumo nel
gran salone delle feste. La
duchessa era molto soddisfatta,
anche se non sapeva di aver
inventato il primo albero di
Natale.
Le leggenda della stella di
Natale
Era la vigilia di Natale, in
fondo alla cappella , Lola, una
piccola messicana, in lacrime
pregava:
"
Per favore Dio mio, aiutami!
Come protrò dimostrare al
bambino Gesù che lo amo? non ho
niente, neanche un fiore da
mettere a piedi del suo presepe
"
D'un colpo apparve una
bellissima luce e Lola vide
apparire accanto a lei il suo
angelo custode.
"
Gesù sa che lo ami, Lola, lui sa
quello che fai per gli altri.
Raccogli solo qualche fiore sul
bordo della strada e portalo
qui." disse l'angelo.
"Ma sono delle cattive erbe,
quelle che si trovano sul bordo
della strada" rispose la
bambina.
"
Non sono erbe cattive, sono solo
piante che l'uomo non ha ancora
scoperto quello che Dio desidera
farne. " disse l'angelo con un
sorriso .
Lola uscì e qualche minuto più
tardi entrò nella cappella con
in braccio un mazzo di verdure
che depositò con rispetto
davanti al presepe in mezzo ai
fiori che gli altri abitanti del
villaggio avevano portato.
Poco dopo nella cappella si
senti un breve sussurro, le erbe
cattive portate da Lola si erano
trasformate in bellissimi fiori
rossi, rosso fuoco.
Da quel giorno le stelle di
Natale in Messico sono
chiamate " Flores de la Noce
Buena ", fiori della Santa
Notte.
Gli zoccoli
Questa leggenda
risale ai tempi in cui i Barbari
invasero la Gallia devastandola.
Il mondo gallo-romano stava
crollando ed i contadini
fuggivano all'incalzare delle
orde di Attila e di Genserico.
Fra i contadini in fuga c'erano
anche San Crispino e San
Crispiniano. La notte di Natale,
tremanti di freddo e di fame,
essi bussarono alla porta di una
misera casupola di Crespy en
Valois. Comparve una donna in
lacrime, con voce rotta dai
singhiozzi narrò che pochi
giorni prima, suo marito era
stato ucciso dai Vandali. Ora le
rimaneva solo un bambino di due
anni che piangeva in una culla.
"Ha fame. Ci hanno portato via
tutto e abbiamo tanto freddo;
per l'ultima fiammata ho
bruciato persino gli zoccoletti
del mio piccino."
I
due santi, commossi, andarono ad
abbattere un albero nel bosco
vicino e svelti svelti
intagliarono due rozzi
sandaletti che posarono davanti
al focolare spento. Poi si
inginocchiarono in preghiera. Ed
ecco che miracolosamente i
trucioli che avevano gettato nel
camino si misero a danzare e a
brillare. Non erano più trucioli
di legno, ma pepite d'oro. E
così Crispino e Crispiniano
furono proclamati patroni dei
calzolai. Gli zoccoli di legno
da allora vennero considerati un
simbolo natalizio; ogni
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